mercoledì 13 febbraio 2008

Elucubrazioni.

Nuotare in uno stagno, dove ogni movimento richiede la massima attenzione e la possibilità di stare a galla o andare a picco dipende molto poco dalla propria volonta e impegno.
Ecco, così mi sento in questo periodo, non riesco, non riesco, non riesco più e ho la vista sempre più offuscata, eppure dentro di me la situazione è chiara ed emerge violentemente ad ogni seduta.
Possibile sia tutto così difficile, che io sia così difficile da mettere in reale equilibrio con me stesso?
Vie di mezzo non ne voglio più, limbi inerti dove rimanere in stallo per volontà e paura hanno ormai troppa polvere a mio parere.
Sto strutturando il mio pensare ad on-off continui, ma primo o poi la levetta si blocca...questa volta la voglio bloccare io, sull'on, ma su un on continuo e attivo, non voglio far solo in modo che l'on permetta il passaggio di corrente, quella voglio IO farla passare, nella quantità e potenza che voglio.IO.
E poi domani...il 14 Febbraio. Non ritengo questo giorno una cosa irrinunciabile, ma questa volta mi mette rabbia, non velata indifferenza. No, no e poi no.
Chiarire, razionalizzare e definire, diversamente non lo accetto più. punto. punto.

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1 Commenti:

Alle 1 aprile 2008 alle ore 09:36 , Blogger Fabio Faby ha detto...

Le tue mutande sono a casa mia. Flavio

 

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